“Dive & Madrine” il fascino iconico della bellezza che unisce le dive del passato e le madrine della Mostra del Cinema

In una mostra fotografica curata dalla Sottosegretaria Lucia Bergonzoni e dalla Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia

 

E’ stata presentata oggi la mostra “Dive & Madrine”, in uno dei luoghi più iconici della Mostra del Cinema di Venezia, anzi si potrebbe dire del Cinema in generale: la celebre Sala degli Stucchi, realizzata in stile Luigi XVI con un'eclettica combinazione di influenze medievali e arabesche, che ha fatto da sfondo, tra l'altro, alla famosa scena del film del 1984, C'era una volta in America, con Robert De Niro, diretto da Sergio Leone. 

In quest’esposizione fotografica, organizzata dal Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà e curata dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e da Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, si scopre la storia del nostro cinema attraverso le immagini di otto grandi dive del passato,  le cui fotografie, provenienti dall’Archivio Luce e altri archivi storici, sono state ripetute con le stesse pose ma interpretate dalle madrine della Mostra del Cinema attraverso gli scatti del fotografo Uli Weber. Il fil rouge fotografico accomuna così Silvana Mangano, impersonificata da Kasia Smutniak.

E poi Sophia Loren, evocata da Caterina Murino, fino a Sonia Bergamasco nelle vesti di Alida Valli. Ma anche Stefania Sandrelli rappresentata da Rocio Morales e Claudia Cardinale interpretata da Serena Rossi. Il fascino di Virna Lisi, da ritrovare in Vittoria Puccini, come l’incanto di Mariangela Melato brilla negli occhi di Anna Foglietta.

 Terminando con lo charme di Monica Vitti, tradotto in posa da Sveva Alviti. Otto attrici contemporanee, dopo aver ricoperto il ruolo di madrine in passate edizione della Mostra del Cinema, le reinterpretano vestite da importanti maison italiane, celebrando così il valore del Made in Italy, in un intreccio più che mai virtuoso fra moda, costume e cinema.

Scenario degli scatti di Weber non poteva che essere Cinecittà, luogo iconico e simbolo del cinema italiano nel mondo, fulcro di storia e contemporaneità che ha accolto le protagoniste dentro i suoi mitici teatri di posa dove i maestri del cinema hanno girato – e girano – le loro opere, nei grandi set all’aperto, nel suo parco e nelle sue strutture espositive. Luoghi dove arte e spettacolo del passato convivono con le grandi produzioni di oggi.

Nel saluto il Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, per evocare il sentimento delle Dive ha voluto citare Carmelo Bene: piano, toccate piano: è donna! E il Direttore della Mostra Barbera ha ringraziato le Dive di ieri e di oggi per il valore aggiunto che esse hanno dato al Cinema.

La sottosegretaria Bergonzoni ha ribadito di aver voluto fortemente questa mostra per far rivivere gli archivi di Cinecittà e per mostrare la forza che queste donne trasmettono attraverso le foto.

La presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, ha dichiarato di aver voluto togliere la polvere dagli archivi per far vedere la luce ad un tesoro, finora sepolto a Cinecittà. Questo è solo il primo atto di una serie di iniziative trasversali con l'utilizzo di fonti multiple, compresa l'Intelligenza Artificiale. 

Cinecittà, oltre all'eccellente lavoro, che sta svolgendo, sul piano industriale, deve riprendere il ruolo di diffusione della Cultura, non solo di quella cinematografica. In serata si è svolto, presso la Terrazza Campari, un evento per rendere omaggio alla mostra "Dive & Madrine".

L’evento carico di eleganza e di glamour ha ospitato Sveva Alviti, attrice e Madrina della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, insieme ad alcune Madrine delle precedenti edizioni, tra cui: Sonia Bergamasco, Anna Foglietta, Rocio Munoz Morale, Caterina Murino, Vittoria Puccini e Kasia Smutniak.

(Alfredo Salomone)